NO! al Maialino alla REGATA STORICA!

 

Primo passo è stato, insieme alle altre associazioni animaliste, un incontro con l'Assessore alla Cultura e Turismo; egli, dopo averci ascoltato, ha stabilito non ci fosse alcun maialino alla regata storica. Ha motivato la sua decisione convenendo con noi che si trattasse di una pratica "incivile".

Così alla "carne" e "ossa" hanno preso posto le parole "vetro" e "oro", quelle del maialino realizzato da un famoso maestro vetrario di Murano del valore di 10mila euro.

Ovviamente questa decisione non ha mancato di incontrare la reazione del mondo della voga, soprattutto sui quotidiani locali. Altrettanto ovviamente, noi animalisti non siamo venuti meno al dare risposta a queste manifestazioni di disapprovazione.

Primo tra tutti gli oppositori alla scelta dell'assessore è stato Benito Vignotto, presidente dell'associazione regatanti, il quale una decina di giorni prima della Regata Storica ha garantito sui quotidiani che lui avrebbe comunque fatto sfilare il maialino.

E così è stato, ma fortunatamente la Polizia Municipale, allertata da noi nei giorni antecedenti la regata, ha bloccato la barca con a bordo il maialino non appena questa ha varcato l'uscio del canal grande.

Ma non è mancato un secondo tentativo di far sfilare il maialino, intrapreso cercando di accedere al canal grande attraverso un canale secondario. Una delle nostre due barche (quella a remi) aveva iniziato uno stretto pedinamento che, restando in continuo contatto con la polizia municipale, consentiva di informava le forze dell'ordine sui loro spostamenti.

Le sorti del maialino sono tuttora incerte: i quarti classificati, secondo la tradizione legittimi vincitori, sono stati gli stessi regatanti che 2 anni fa ci hanno regalato Mario (ironia della sorte); i quotidiani hanno dato quindi per scontato che questi lo avrebbero rifiutato.

Da un articolo è invece trapelato che il Vignotto avrebbe regalato il suino al comandante della Polizia Municipale, forse come gesto di ripicca per avergli impedito di sfilare; da altri articoli invece si deduce che lo avrebbe tenuto.

Dal punto di vista delle sorti del maialino è tuttora incerta, ma continuare la battaglia sarebbe a nostro parere ipocrita, dato che comunque ogni giorno nei macelli suini vengono uccisi.

Il nostro obiettivo era che nessun maialino venisse fatto sfilare e dato in premio, soprattutto se su iniziativa della pubblica amministrazione. E su questo fronte tranquillamente possiamo dire di aver vinto.